Alice e il pizzo Shetland
Sabato 9 maggio, corso di pizzi Shetland da Punti&Spilli a Forlì.
A spiegarci storia e tecnica di questa lavorazione c’è Alice Twain, insegnante, designer e scrittrice maglista (di Alice avevamo già parlato nel nostro blog quando abbiamo realizzato la sua Neogothic).
Avevo già tentato una lavorazione a pizzo durante l’inverno appena finito ma il progetto è restato in sospeso per mesi, fino a che non ho deciso di disfarlo. Di solito non lascio mai un lavoro a metà, piuttosto mi sento obbligata a terminarlo, se non gratificata, ma questo mi piaceva talmente poco da farmi trovare sempre la scusa del dover iniziare qualche cosa più urgente. Avevo pensato che o il pizzo non fa per me, oppure mi mancava qualcosa.
Ecco, il “qualcosa” mancante l’ho trovato! Una panoramica interessante, anche se purtroppo non esaustiva per motivi di tempo, sulla storia dei pizzi Shetland e nordici in generale, nozioni sulla costruzione e sulle lavorazioni, sui punti e, non meno importante, sui tipi di filato da utilizzare. Alice è un’insegnante sorprendentemente brava e le quattro ore di lezione, tra sferruzzo pratico e teoria, sono passate velocissime. Ho imparato che il filato giusto è fondamentale, molto più che per altre lavorazioni o progetti e che il pattern deve essere all’altezza. Insomma, per il mio primo lavoro a scialle avevo scelto il filato sbagliato, le punte meno adatte perché troppo scivolose e anche un pattern poco chiaro. Un disastro insomma.
Ne ho approfittato per acquistare “Ai ferri corti” di Alice Twain, Altraeconomia Edizioni, e “La magia del pizzo Shetland a maglia ai ferri” di Elizabeth Lovick, Il Castello Editore e arricchire la mia libreria.
Le tecniche della lavorazione a pizzo meritano di essere approfondite, mi raccomando!
PS: Il mini gomitolo di Rowan Fine Lace color panna che ho utilizzato al corso è il protagonista di uno dei prossimi numeri di “Tante idee con gli avanzi”.