Elogio del calzino

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Ci sono pochi progetti, a mio parere, che sanno dare così tanta soddisfazione quanto un paio di calzini.

Innanzitutto sembrano una cosa terribilmente complicata, ma se si parte con un modello base ci si rende presto conto che si tratta di una sfida affrontabile. In secondo luogo solitamente si tratta di progetti piuttosto piccoli, quindi il lavoro cresce e prende forma relativamente in fretta. Si nascondono un paio di codine e sono pronti da mettere ai piedi. Aggiungiamo che sono un ottimo modo per fare pratica con calature, ripresa dei punti e ferri accorciati e sperimentare diversi tipi di ferri – la lavorazione si può eseguire con il tradizionale gioco di ferri (quattro o cinque ferri a doppia punta), un ferro circolare e il magic loop (lo vedremo dettagliatamente in un altro post) oppure con due ferri circolari.

Il gioco di ferri è l’ultima cosa che avrei mai pensato di poter/saper utilizzare. Tutti questi ferri incrociati, l’impressione che uno dei quattro su cui è montato il lavoro ti finisca maldestramente in un occhio, il quinto ferro dimenticato chissà dove… Il primo incontro non è stato pacifico, ma questo DROPS Fabel con l’effetto jacquard già stampato sul filato mi aveva talmente incuriosito che non ho saputo resistere e ne ho comprato qualche gomitolo.

E per fortuna, perché una volta presa confidenza con l’avvicendarsi e il cambiarsi di posto dei ferri, lavorare con il gioco è quasi semplice., nonostante i 2,5mm di diametro da usare per questo progetto li rendano più spiedini che attrezzi per il knitting!

Il modello che ho usato per il calzini nella foto è Take A Break by DROPS Design; sarebbe da uomo che però l’ho fatto per me in questo colore sale e pepe. Per le più impazienti e smaniose di vedere subito il risultato finito, consiglio il morbido e grosso filato a stoppino Eskimo da usare per DROPS 112-18  sempre di DROPS Design (quello azzurro nella foto), da finire in un paio di serate o poco più.

KNIT IT EASY!